Una visione del tempo dissacrante, da T. S. Eliot, a Virginia Wool, Marlowe e infine Catullo, per celebrare il maggiore cantore del Tempo, Marcel Proust.
Dalla scomparsa del tempo cronologico, al ritrovamento dell’attimo in cui concentrare tutta l’attenzione di una vita, per ritrovare il senso dei nostri gesti, dei nostri giorni.