La lettura ad alta voce può essere considerata un dono reciproco per chi legge e per chi ascolta.
Leggendo ad alta voce ci si prende del tempo per se stessi e per gli altri.
Chi legge offre la propria voce (il tono, l’impostazione, le pause) a chi lo ascolta proponendo la propria interpretazione del testo suscitando delle emozioni e delle suggestioni nell’ascoltatore.
La nostra scelta è ricaduta su un brano tratto da Senza trama e senza finale. 99 consigli di scrittura di Anton Čechov, autore non sempre di immediata comprensione, proprio allo scopo di sperimentare questa formula su un testo impegnativo.